Jeep Compass 2025: salto di qualità

Dopo diciott’anni e più di 2,5 milioni di esemplari venduti, si apre un nuovo capitolo nella storia della Jeep Compass. Tutt’altra auto rispetto all’edizione nata nel 2017 e aggiornata l’ultima volta quattro anni fa, questa suv è la prima della casa a sfruttare una piattaforma condivisa con altre vetture del gruppo Stellantis: la STLA Medium su cui poggiano anche le “cugine” Citroën C5 Aircross, Opel Grandland e Peugeot 3008. La Compass sarà prodotta in diversi stabilimenti; il primo ad accendere le luci della catena di montaggio sarà quello di Melfi, in provincia di Potenza. 

L’edizione di lancio della Jeep Compass sarà ordinabile da giugno del 2025 e arriverà nelle concessionarie entro fine anno. È disponibile ibrida (con un tre cilindri 1.2 turbo a benzina da 136 CV e un motore elettrico da 29 CV integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione a sei marce, per una potenza combinata di 145 CV; prezzo 41.900 euro) o elettrica con 210 CV e una batteria da 74 kWh che promette un’autonomia media di 500 km (49.900 euro). Più avanti arriveranno la quattro cilindri 1.6 ibrida ricaricabile a benzina con 194 CV e altre due versioni a “pila” da 230 e 375 CV con accumulatori da 96 kWh. Con un motore per ciascun asse, quest’ultima è l’unica Compass con la trazione integrale (tutte le altre sono a trazione anteriore) e, secondo la casa, può percorrere fino a 600 km con una carica (650 km l’autonomia “ufficiale” della versione da 230 CV). Capitolo ricarica: il caricatore di bordo di serie è da 11 kW (optional da 22 kW) e la batteria accetta fino a 160 kW alle colonnine rapide in corrente continua (il tempo dichiarato per il 20-80% è di 30 minuti). 

Lunga 454 cm, 14 in più di prima, la nuova Jeep Compass guadagna centimetri anche in larghezza (8,5); il passo è maggiore di 5,5 cm rispetto a quello della “cugina” Peugeot 3008. Risultato: dentro è davvero spaziosa. Rispetto al precedente modello cresce un po’ pure lo spazio nel bagagliaio, che ha una capienza di circa 550 litri con i cinque posti in uso; utile lo schienale del divano in tre parti reclinabili. 

Muscoloso e accattivante, il look della nuova Jeep Compass reinterpreta in chiave moderna alcuni capisaldi del linguaggio stilistico della casa. La tipica mascherina con le sette feritoie, per dire, è chiusa (l’aria al radiatore, collocato più in basso, giunge attraverso le parti mobili in cui è divisa la griglia del paraurti), ha dei piccoli segmenti luminosi orizzontali e al centro ospita la telecamera e il radar per la guida semiautonoma (di serie per tutte le versioni). Le “spalle” molto pronunciate in corrispondenza dei parafanghi ricordano invece quelle della “sorellina” Jeep Avenger, mentre nel portellone spiccano le luci a X e la scritta Jeep, che per la prima volta può essere illuminata di rosso. Le estese protezioni in plastica scura rendono più grintosa la carrozzeria e la proteggono da potenziali graffi. Gli sfoghi dell’aria nei profili di plastica che contornano i passaruota posteriori, il taglio netto del portellone sormontato da un ampio spoiler e una serie di altri accorgimenti aerodinamici contribuiscono a un coefficiente Cx inferiore a 0,30: davvero niente male, per una suv da famiglia.

La Jeep Compass ha una luce al suolo di 19 cm; buoni gli angoli di attacco, dosso e uscita di 20º, 15º e 25º (28º, 16º e 30º per l’elettrica bimotore, grazie ai paraurti più smussati e alla carrozzeria rialzata di 1 cm). Secondo la casa, inoltre, l’auto può attraversare corsi d’acqua profondi 47 cm (48 cm nel caso della versione a trazione integrale).

Pur ricalcando l’impostazione di quelli del modello precedente, la plancia e i comandi della nuova Jeep Compass appagano di più l’occhio e, in generale, denotano una maggior cura costruttiva. Spiccano i display di 16” per il sistema multimediale e di 10” per il cruscotto; quest’ultimo può anche mostrare le mappe del navigatore e, nelle versioni più ricche, è abbinato a un head-up display. Nel tunnel tra le ampie e comode poltrone anteriori trovano posto il tasto rosso rivestito in gomma del Selec-Terrain (così la casa chiama il sistema elettronico che adatta la risposta dell’auto in base al fondo stradale). Foderata in una speciale plastica antiscivolo, l’ampia “tasca” ricavata sopra il cassetto davanti al sedile del passeggero è solo uno dei numerosi vani presenti nella parte anteriore dell’abitacolo; di spazio per riporre oggetti grandi e piccoli, a bordo, ce n’è a volontà. I rivestimenti in stoffa dei sedili, inoltre, paiono particolarmente robusti

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